Visse in profonda unione con il Signore, contemplato e celebrato nell’Eucaristia, e a servizio delle persone a lui affidate
Il Venerabile Servo di Dio Pedro de la Virgen del Carmen (al secolo: Pedro Diéz Gil) nacque il 14 aprile 1913 a Pampliega (Burgos, Spagna). Il padre, impiegato delle ferrovie dello Stato, dovette cambiare località di lavoro diverse volte e con lui tutta la famiglia. Nel 1921, a Tolosa, iniziò gli studi nel collegio degli Scolopi. In seguito a problemi di salute del padre, la famiglia fu costretta a trasferirsi a Venta de Baños (Palencia). Nel 1926, venne accolto nel postulandato degli Scolopi a Saragozza. Qui ebbe come formatore il Beato Manuel Segura, martire della persecuzione religiosa in Spagna. Passò poi a Peralta de la Sal per il prenoviziato e il noviziato, dove ebbe come maestro il Beato Faustino Oteiza. Emessa la professione religiosa temporanea il 12 settembre 1929, fu inviato a Irache (Navarra) per continuare gli studi e poi ad Albelda de Iregua, dove fece la professione perpetua il 21 marzo 1935. Ricevette l’ordinazione sacerdotale il 25 marzo 1937. Subito dopo fu inviato al fronte come cappellano militare, dove rimase fino alla fine della guerra. In questo periodo cominciò a soffrire di un’ulcera allo stomaco, infermità che non guarì mai.
Tornato in comunità nel 1939, fu inviato al Collegio degli Scolopi di Saragozza, dove rimase per tutta la vita, svolgendo un’intensa attività nella scuola, nella visita ai malati, nelle confessioni e nella Conferenza di San Vincenzo de’ Paoli. Per il suo lavoro scolastico, ricevette un’onorificenza civile da parte dello Stato.
All’inizio degli anni Ottanta la sua salute cominciò a declinare rapidamente con il peggioramento dell’ulcera allo stomaco.
Morì a Saragozza (Spagna) il 14 dicembre 1983, circondato dall’affetto dei confratelli e della gente.
Il Venerabile Servo di Dio visse in profonda unione con il Signore, contemplato e celebrato nell’Eucaristia, e a servizio delle persone a lui affidate.
Fu un devoto della Vergine Maria e un autentico testimone del Vangelo.
Attento formatore delle coscienze attraverso la carità formativa esercitata nella cura personalis, divenne un punto di riferimento e una guida sicura per i suoi alunni, accompagnandoli nella loro maturazione umana e cristiana.
Il suo itinerario di santità fu caratterizzato anche da un significativo e fecondo percorso di imitatio Christi attraverso la professione dei consigli evangelici, ai quali, come figlio fedele di San Giuseppe Calasanzio, si aggiunse con passione ed in modo eroico il quarto voto specifico dell’insegnamento, caratteristica peculiare di ogni Scolopio.
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