ALESSANDRO TARQUINI

1934 – 2020

Questo nostro confratello apparteneva ad una numerosa famiglia con dieci fi gli. Tre sacerdoti: Vittorio e Alessandro scolopi e Aldo domenicano. P. Alessandro era nato a Roma, il 7 febbraio 1934, da una famiglia abruzzese di Rocca di Botte nella diocesi di Avezzano (L’Aquila).

Dopo gli anni di Speranzinato a Frascati, fu inviato a Finalborgo (Savona) per l’anno di noviziato. Vestì l’abito calasanziano il 28 settembre 1949. A conclusione dell’anno di prova, il 1° ottobre 1950 pronunciò i voti religiosi temporanei con la professione semplice. Quindi fu inviato a Roma allo studentato “Calasanctianum” di Monte Mario per proseguire e completare la formazione con gli studi di filosofia e di teologia. Il 7 ottobre 1956 fu ammesso alla professione solenne dei voti religiosi, legandosi così definitivamente alle Scuole Pie, dove appunto già operava il fratello Vittorio (1925 – 2001). Al termine degli studi istituzionali di teologia il 19 aprile 1959 fu ordinato sacerdote con altri confratelli.

Dal settembre di quello stesso anno 1959 fu assegnato alla Comunità di Frascati come insegnante nella Scuola Elementare. Nel 1964 fu nominato Economo.

Nel 1967 fu destinato alla Comunità della parrocchia “Santi Giovanni Evangelista e Giuseppe Calasanzio in Santa Scolastica” di Rieti con le mansioni di economo e di cappellano dell’attiguo carcere circondariale.

Appena un anno dopo (1968) fu chiamato a far parte della Comunità del Collegio Nazareno di Roma con le mansioni di Insegnante nella Scuola Elementare e Viceministro del Convitto.

Nel 1970 il nuovo Padre Provinciale Secondino Zelli lo riportò a Frascati come Segretario Provinciale (1970 – 76), nonché Insegnante e Segretario della Scuola Elementare. Nel 1982 fu nominato P. Rettore della nostra Casa di Frascati, proseguendo nell’insegnamento.

Nel 1988 il neoeletto Padre Provinciale, a gran sorpresa, lo traferì a Roma come Rettore del Collegio Nazareno per un triennio. In seguito vi restò come Economo dell’Opera Pia. Una mansione molto delicata, poiché vi erano problemi assai complessi nell’Amministrazione che da anni non era nel pieno delle funzioni e restava ancora da risolvere la spinosa questione dell’ormai “tramontato” trasferimento nella mai completata nuova sede e l’eventuale recupero dell’edificio storico. Il pluridecennale contenzioso nei vari tribunali sembrava non avere fine. Il P. Alessandro con la sua semplicità, unita a tenacia e massima riservatezza, seppe destreggiarsi in questa delicata situazione. Poi si giunse alla sciagurata transazione che permise la permanenza del Collegio Nazareno nella sede storica (dal 1689), ma segnò l’amara perdita del cosiddetto palazzetto adiacente e dei negozi al pianterreno, passati all’esosa controparte. Forse fu consumata un’ingiustizia, ma sicuramente fu un prezzo molto salato che minò la stabilità dell’istituzione. Silenziosamente il P. Alessandro continuò il suo lavoro, aiutando anche in segreteria, soprattutto durante la straziante fase della graduale chiusura dei tre licei. L’ultima classe ad essere chiusa fu un V liceo linguistico (2014). Proseguivano intanto i passi per la trasformazione dell’Opera Pia nella Fondazione Collegio Nazareno con una Scuola Non-formale e con la sede legale della nuova Provincia Italiana dei Padri Scolopi, ottenuta dalla fusione delle precedenti 4 Province (Romana, Ligure, Napoletana e Toscana). Il P. Alessandro, impegnato anche nei rapporti con gli affittuari del terzo e quarto piano e relativa logistica, era sempre nei pressi della portineria, disponibile anche a rispondere, con tanta pazienza, con la dovuta discrezione e col sorriso, alle domande e alla curiosità di ex-alunni e di “amici” del Nazareno, soffrendo molto per le inesattezze, la disinformazione, nonché per le illazioni (in buona fede?) riportate e diff use anche nei mezzi della comunicazione.

Il P. Alessandro era piuttosto chiuso e silenzioso, ma durante i periodici incontri di Provincia si mostrava allegro e pronto alla battuta e alla risata tra i confratelli. Per molti anni curò una fraterna amicizia con i Padri Scalabriniani, dei quali più volte fu ospite anche in Inghilterra.

Intanto la salute cominciava a indebolirsi e si manifestarono alcune patologie, che lui tentava di celare o minimizzare. Quando si aggravò fu premurosamente assistito dalla Comunità religiosa e, per lungo tempo, anche in casa dell’amorevole sorella Matilde. Fu più volte ricoverato in ospedale. Infine, dopo un breve periodo nella Casa di riposo “San Carlo” di Frascati, nel settembre 2019 fu ricoverato in una clinica della vicina Grottaferrata e, negli ultimissimi giorni, in un ospedale di Roma – Casalpalocco, dove si spense giovedì 21 maggio 2020. Sabato 23 maggio, nella nostra parrocchia di San Francesco d’Assisi a Monte Mario furono celebrate le esequie, presiedute dal P. Provinciale, Sergio Sereni, e da P. Aldo, il fratello, Provinciale dei Domenicani venuto da Firenze – San Domenico di Fiesole. Venerdì 29 maggio la salma fu tumulata nella tomba delle Scuole Pie nel Cimitero romano al Campo Verano, reparto 86 della zona Pincetto Nuovo.

Padre Alessandro, “il tuo sorriso è stata la tua più grande forza”, maestro zelante e rigoroso, servo fedele nella Vigna del Regno, Frascati ti è rimasta sempre nel cuore, come tu sei rimasto sempre nel cuore dei tuoi affezionati ex-alunni e altri frascatani, riposa nella pace del tuo Maestro e Signore!

Luigi Capozzi Sch. P.

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