Condividere la fede in famiglia. La tappa di Betlemme del Movimento Calasanzio

1) Coinvolgere le famiglie nel processo di evangelizzazione proprio e dei propri figli.

2) Fare un primo/secondo annuncio del Vangelo.

3) Avviare e accompagnare nel risveglio religioso.

La metodologia seguita si basa su incontri di gruppo una volta al mese. In ogni incontro, i genitori e i loro figli condividono (di solito) un primo momento di presentazione seguito da dinamiche specifiche dell’argomento trattato, che possono essere svolte insieme o separatamente. Al termine dell’incontro, le famiglie raccolgono quanto sperimentato durante la sessione.

I diversi incontri rispondono ai seguenti contenuti finalizzati agli obiettivi generali:

Invito a scoprire la comunità cristiana piarista come luogo in cui le famiglie vivono la loro fede.

– Scoperta della Chiesa come popolo di Dio.

– Introduzione alla preghiera e alla vita liturgica.

– Lavoro sulle immagini di Dio che abbiamo e su quella che ci mostra Gesù Cristo.

– Applicazione dell’itinerario battesimale.

– Il battesimo come invito a uno stile di vita.

– Conoscenza del dialogo tra fede e cultura.

– Proposta del Vangelo come stile di vita.

– Introduzione alla prospettiva cristiana della vita.

– I rudimenti di base dell’esperienza di Dio.

– Introduzione all’espressione corporea, musicale e plastica nel processo personale di fede.

– Collegamento tra esperienza religiosa ed esperienza affettiva.

Per il successo di questa proposta, il coinvolgimento dei tutor della scuola dell’infanzia e della scuola primaria è stato (e continua a essere) fondamentale quando si tratta di convocare e spiegare la proposta, così come nell’accompagnamento dei diversi gruppi di famiglie.

 

Testimonianze:

Partecipare agli incontri di Betlemme e accompagnare le famiglie è un vero dono. La preparazione di ogni incontro è fatta con particolare cura e attenzione affinché sia i bambini che i loro genitori, nonni… possano godere del tempo insieme.

Accompagnarli nel viaggio alla scoperta di Gesù insieme alle loro famiglie è una vera avventura. I piccoli incontrano un amico, Gesù, che li aiuta a prendersi cura di sé, ad amarsi e a valorizzarsi come famiglia. I “grandi” hanno l’opportunità di rileggere la propria storia familiare, mentre allo stesso tempo vengono offerti loro spazi per valorizzare e discernere ciò che stanno vivendo nel momento presente insieme ai loro figli e figlie.

Ogni momento di Betlemme rende noi testimoni, coloro che accompagniamo, di un incontro con Gesù. Gesù è presente nell’affetto, nelle riflessioni, nei lavori manuali, nelle cure, nelle risate, negli sguardi, nelle carezze, negli abbracci, nei sorrisi… che nascono tra i piccoli e le loro famiglie.

Elena López Cuchillo (insegnante di scuola dell’infanzia e accompagnatrice di Betlemme nella scuola di Aluche)

La catechesi nella tappa di Betlemme è un’opportunità per genitori e figli di imparare e crescere insieme. È una fortuna poter partecipare con i nostri bambini, con una regia magistrale delle catechiste che riescono a raggiungere e interessare i bambini e ad arricchire l’esperienza dei genitori. Si portano via contributi semplici e allo stesso tempo importanti, molto pratici nell’esperienza della fede cristiana e insegnamenti per la vita familiare. Richiede lo sforzo dei catechisti di combinare l’insegnamento ai bambini e ai genitori, e lo sforzo dei genitori di farvi spazio. Le nostre figlie lo vivono con gioia perché hanno la fortuna di condividere l’attività con noi. Così come vi preoccupate che i vostri figli ricevano un’altra educazione extrascolastica, la catechesi della tappa di Betlemme è un’esperienza molto preziosa e un apprendistato per bambini e genitori.

Genitori della tappa di Betlemme della scuola di Salamanca

 

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