Ho trovato un tesoro. Scuola Cristo Rey (Carora, Venezuela)

Carmen Crespo. Direttrice.

Questo passo del Vangelo dà il via a ciò che questi sette anni di missione apostolica significano per me come direttrice dell’U.S.A. E “Colegio Cristo Rey”, Scuole Pie de Carora, Venezuela; è stato trovare Dio nel volto dei piccoli, soprattutto dei più vulnerabili, rappresenta quel luogo dove è arrivato il nostro fondatore: “Ho trovato a Roma il modo di servire Dio, facendo del bene ai piccoli, e non li lascerò per nulla al mondo”, un compito a cui sono stata chiamata l’8 maggio, giorno in cui tutto l’Ordine celebra la festa della Madre dell’EEPP e che cerco di vivere con profondo amore, dedizione, disponibilità, servizio e coraggio.

LE SCUOLE PIE DI CARORA

La Scuola Cristo Rey, situata nella Zona Paduana, Coloniale della città, fu diretta da due sacerdoti diocesani, poi affidata dal vescovo Críspulo Benítez ai Padri Piaristi che iniziarono la loro opera educativa il 16 settembre 1951 con 109 alunni, tutti maschi. Alla fine del 1953, si trasferirono in quella che oggi è la loro sede.Attualmente conta 1028 studenti provenienti da questa zona e dalle zone limitrofe e, in misura minore, da altre urbanizzazioni della città, distribuiti in tre livelli educativi: prescolare, primario e secondario. È un’istituzione privata, sovvenzionata dallo Stato venezuelano attraverso l’Associazione Venezuelana di Educazione Cattolica (AVEC), che cerca di “educare alla pietà cristiana e alle scienze umane per la riforma della società”, come desiderava il nostro fondatore.

PROGETTO EDUCATIVO PASTORALE DI QUEST’OPERA

Il progetto quadro della nostra provincia permea il progetto educativo di quest’opera con sei piani d’azione: innovazione educativa, formazione del personale, orientamento e partecipazione delle famiglie, manutenzione e miglioramento della scuola, scuola integrale e aperta, azione pastorale e sociale, collegati a loro volta al resto delle opere e delle piattaforme di questa presenza scolopica.

SFIDE

Dallo scorso anno scolastico, abbiamo ripreso l’origine di ciò che il Calasanzio voleva per le sue scuole: EDUCARE, e dico questo perché, ci siamo posti come primo obiettivo quello di migliorare il livello accademico, intellettuale, umanistico, spirituale dei nostri studenti con l’intenzione di raggiungere il profilo di uno studente scolopico che segue il percorso con fermezza, pazienza e impegno muovendo i primi passi in tre aree essenziali del sapere: Lingua e Letteratura, Matematica e Inglese.

Altre sfide sono l’accompagnamento pedagogico degli studenti, delle loro famiglie, del corpo docente in questi tempi in cui questo lavoro è diluito in mezzo a tanti incidenti, le procedure amministrative richieste dalle agenzie con competenza educativa e ministeriale, e la cura efficace ed efficiente dei bambini e degli adolescenti con bisogni educativi speciali da parte degli educatori che devono cercare i mezzi adeguati per farlo.

 

 

LA PASTORALE NEL PROGETTO EDUCATIVO DELLA SCUOLA

Costituisce lo spirito, l’anima e l’asse trasversale della scuola. Ha un coordinamento, dei pastoralisti, un orario, dei materiali, dei programmi che guidano l’educazione alla fede, la preghiera continua nel livello iniziale e primario, l’area dell’educazione alla fede nel livello secondario che sono in relazione con i coordinamenti pedagogici, il benessere degli studenti, la pastorale professionale e altri membri della comunità cristiana scolopica che hanno responsabilità educative pastorali.

Abbiamo il compito di lavorare sull’identità scolopica, far comprendere il significato dell’educazione integrale, un maggiore impegno cristiano degli insegnanti di educazione alla fede, educatori di altre materie accademiche che valorizzino quest’area, consolidare la scuola per i genitori, monitori più qualificati per il Movimento Calasanzio, offrirlo in entrambi i turni e coinvolgere maggiormente i genitori nelle fasi in cui non vengono offerti i sacramenti.

UNA PASSIONE DELLA PROPOSTA DELL’ORDINE DELLE SCUOLE PIE

Mi appassiona il fatto che possiamo continuare a rafforzare la Comunità Cristiana Scolopica, ad essere semenzai che suscitano, incoraggiano, formano, accompagnano i processi vocazionali, che motivano la Cultura Vocazionale di ognuno di noi che fa vita in questa presenza, cioè religiosi, laici e tutte le persone unite per essere garanti del carisma e dell’identità così necessari per portare avanti questa missione di educare evangelizzando.

Va notato che nei tre livelli educativi (secondo questo) gli alunni hanno all’interno del loro curriculum “l’incontro educativo nelle periferie” o scuola in uscita proposta da p. Javier Alonso, che li ha aiutati a crescere a partire dalle chiavi del Vangelo prendendo come riferimento la parabola del Buon Samaritano e tutta la metodologia che offre. Abbiamo anche il racconto itinerante che mira a incoraggiare l’abitudine alla lettura fin dalla fase prescolare; la progettazione, l’esecuzione, lo sviluppo del suo programma di educazione alla fede, i dialoghi su vari testi letterari, l’applicazione di diverse strategie di lettura. Lo sviluppo di progetti interdisciplinari, la presentazione di opere teatrali e dei rispettivi copioni nel 4° e 5° anno di scuola secondaria, l’utilizzo dell’area di Creazione, Ricreazione e Produzione per la manutenzione preventiva degli elettrodomestici. Sfide nell’area della matematica, partecipazione alle Olimpiadi della matematica, della letteratura e dell’imprenditorialità (queste ultime due attraverso il Patto di Educazione Globale (PEG).

DATI TECNICI

Indirizzo della scuola: Urbanización Francisco de Miranda, Avenida Cristo Rey tra Avenida. Carlos A. Santelíz e Portugal Street. colecristoreycarora@gmail.com Fondazione: 16/09/1951.

Numero di alunni: 1028. Numero di insegnanti (tutto il personale): 82.

Educazione non formale: formazione per adolescenti, giovani e adulti attraverso l’AVEC-CECAL San Giusseppe Calasanzio con la partecipazione di alcuni insegnanti, madri e studenti. Il Centro culturale Calasanzio con i suoi vari programmi educativi, artistici, sportivi e musicali rivolti ai bambini della scuola materna, elementare e media. Il progetto socio-educativo Santa Dorotea, gestito da volontari, tra cui un’insegnante e gli studenti dell’ultimo anno della scuola secondaria che fanno parte del lavoro sociale della scuola.

Altre attività complementari a quella accademica: siamo alleati alla rete delle parrocchie piariste, ad alcuni dei loro settori, alla Bodega P. Luis con due mense, una per i nonni (un giorno alla settimana) e un’altra per i bambini vulnerabili (che serve tutti i giorni tranne la domenica). Luis con due mense, una per i nonni (un giorno alla settimana) e un’altra per i bambini vulnerabili (tutti i giorni tranne la domenica), alle case di convivenza di San Vicente (Emmaus) e San Pedro (Villa Calasanzio), alla Cappella di San Pompilio, alla Fondazione Itaka Escolapios in alleanza con la Fondazione “Alimenta la solidaridad” (per la mensa dei bambini), progetto educativo pastorale del Movimento Calasanzio come modello processuale, sistematico e continuo con una chiara definizione delle fasi successive e dei rispettivi risultati, con volontari del MIES, di Aventura, insegnanti e studenti che hanno il loro gruppo di riferimento in questo movimento e nella Fraternità Scolopica.

Altre alleanze che completano il nostro servizio è il Progetto di Patto Educativo Globale “Carora, città educante”, che cerca di rispondere all’iniziativa di Papa Francesco di ristabilire legami con i più importanti agenti educativi, tra cui la famiglia, la Chiesa, la società civile (media, cultura, impresa, comune ed ecologia) insieme ad altre scuole sovvenzionate e pubbliche e ad alcuni insegnanti delle scuole ufficiali (pubbliche) che hanno firmato il patto e che, superando le vicissitudini di ogni giorno, continuano il loro lavoro educativo con vocazione e dedizione.

Tra le varie azioni di questo patto, segnaliamo la filosofia per i bambini (scuola materna e primaria) e l’introduzione alla filosofia negli ultimi due anni della scuola secondaria (che non fanno parte del curriculum venezuelano).

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