1926 – 2018
PIETRO DE CARLI
Il nostro confratello P. Pietro de Carli è stato, nelle Scuole Pie, un religioso osservante, riservato e laborioso. Nato a Trevi nel Lazio (Frosinone) il 3 maggio 1926, entrò nel nostro Speranzinato di Frascati (Roma) il 4 ottobre 1938. La sua vocazione alle Scuole Pie fu maturata molto probabilmente dalla conoscenza di molti Padri Scolopi nativi del ridente paese montuoso non lontano da Subiaco, noto luogo benedettino. Iniziò la vita religiosa il 15 ottobre 1943 con la Vestizione nel noviziato di Finalborgo (Savona). Per le avverse vicissitudini della tragica seconda guerra mondiale dovette interrompere il percorso del noviziato; riparò a Roma, dove lo concluse nella Casa Madre di San Pantaleo con la professione semplice il 12 novembre 1944 (la Città Eterna era stata liberata dagli Alleati il 4 giugno di quell’anno). Passò quindi allo Studentato Interprovinciale del Calasanctianum di Roma — Monte Mario; qui compì gli studi di filosofia e teologia. Il 1°gennaio 1948 con la Professione Solenne si legò definitivamente all’ Ordine delle Scuole Pie. Al termine degli studi istituzionali, il 30 giugno 1951 ricevette l’Ordinazione Sacerdotale.
Fornito di Abilitazione Magistrale, ritornò a Frascati e fu Ministro del Convitto e Insegnante nella nostra scuola dal 1951 al 1958. Come Viceministro del Convitto passò prima al Collegio Nazareno negli anni 1958-60 e poi come Ministro nel Convitto Conti — Gentile di Alatri (Frosinone) negli anni 1960 — 67. Ritornò ancora a Frascati come Rettore e Insegnante dal 1967 al 1973. Quindi fu nuovamente a Roma, come Ministro del Convitto del Collegio Nazareno fino al 1978 e insegnante nella Scuola Elementare fi no alla chiusura di questa alla fi ne degli anni ottanta.
Rientrò definitivamente a Frascati. Ebbe, tra l’altro, l’incarico di curare e custodire la Casa di ferie di Ardea – Tor San Lorenzo sulla costa marina del Tirreno. Qui lavorò molto nella cura della casa e ancor più del bel giardino con campo di bocce, inoltre fu di grande aiuto al Parroco del luogo. A Frascati fu a lungo Cappellano delle Suore Immacolatine e, per alcun tempo, nel Noviziato delle Suore Battistine.
Conservò sempre un forte legame con Roma, dove si recava periodicamente anche per cure mediche. Tra i molti ricordi di scuola ebbe vivissima memoria di tanti suoi alunni e, in modo del tutto particolare, di una classe del dopoguerra detta “Classe dei 53”. Di questa “gloriosa classe” aveva una bella e grande foto in bianco e nero incorniciata e appesa su una parete della sua camera. Usava mostrarla con nostalgia a chi gli faceva visita, soprattutto negli ultimi anni.
Sapeva ben programmare la sua giornata nella cura della persona, nel lavoro e nella preghiera. Ebbe una viva e filiale devozione verso Maria e San Giuseppe Calasanzio. Venendogli a mancare le forze fisiche, dovette lasciare la Cappellania e, con grosso rammarico, la guida della macchina. Negli ultimi anni fece vita molto ritirata anche a causa di vari problemi di salute. Venne più volte curato anche in ospedale e in una clinica della vicina Grottaferrata. Il nipote Maurizio e altri parenti gli facevano visita e lui ne traeva grande sollievo e conforto. Morì nella “Casa di riposo” delle Suore di San Carlo a Frascati il 15 novembre del 2018. Dopo le esequie nel nostro santuario mariano “Regina delle Scuole Pie”, è sepolto nella tomba dei Padri Scolopi nel cimitero di Frascati.
“Servo buono e fedele”, hai insegnato a molti con la Parola, con l’esempio, con la preghiera e tantissima pazienza, riposa nella pace del tuo Signore.
Luigi Capozzi Sch. P.
- “Il tavolo è diventato più grande” 75° Anniversario della Famiglia Calasanctica
- Famiglia Calasanziana
- Calasanzio, segno di speranza
- Nuova presenza scolopica a Timor Est
- Il Calasanzio, presente in mezzo alla tragedia
- DILEXIT NOS
- Il Concilio Vaticano II: sessant’anni dopo tra fedeltà e profezia
- La Tua autenticità, speranza per i bambini e i giovani. Professione solenne di Jan Furman