Scuola San Giuseppe Calasanzio VALENCIA (SPAGNA)

Sono María Muñoz Delhom. Sposata, con due figli. Faccio parte della Fraternità Scolopica.

Non sono un’ex allieva delle Scuole Pie, ma conosco gli Scolopi fin da bambina grazie a mio padre, che è uno studente scolopio. Sono laureata in Filologia ispanica, suono il clarinetto e ho studiato Teologia.

Ho iniziato a lavorare nella scuola nel 2002 come insegnante di lingua spagnola e valenciana nella scuola secondaria. Fin dai primi anni come tutor ho fatto parte dell’équipe pastorale dello stage e ho accompagnato i gruppi pastorali extrascolastici. Nel 2012 sono diventata Responsabile degli Studi di ESO e nel 2016 sono diventata Direttrice Generale. Dal 2021 coordino la Presenza locale.

Vivo la mia responsabilità di direttrice come una missione e un servizio alle Scuole Pie e agli altri: alunni, educatori, famiglie e fratelli e sorelle della Fraternità. Cerco di svolgere il mio compito con entusiasmo, slancio e dedizione. Mi piace lavorare in squadra, creare comunità e promuovere le cose positive che ciascuno apporta alla scuola e alle Scuole Pie. Infine, confesso che vivo questo servizio con una data di scadenza: la mia vera vocazione è l’insegnamento.

LA SCUOLA
A metà del XX secolo, di fronte alla necessità di soddisfare la domanda di studenti e convittori a Valencia, gli Scolopi acquistarono il terreno e costruirono l’attuale Scuola San Giuseppe Calasanzio, con il contributo della Scuola San Joaquín. Il 4 ottobre 1954 iniziò il primo anno scolastico, con una classe d’asilo, l’istruzione primaria e i primi due anni di maturità. L’anno successivo fu esteso al resto dell’anno scolastico. Il 27 maggio 1960 l’arcivescovo di Valencia, Marcelino Olaechea, inaugurò la chiesa.

All’inizio la scuola aveva un grande convitto. Gradualmente gli Scolopi aprirono le porte al quartiere che si sviluppò intorno alla scuola. I figli dei professori delle vicine facoltà universitarie, dei medici dell’Hospital Clínico e dei militari locali costituirono le prime classi di diplomati. Con il passare del tempo, il numero dei convittori è diminuito fino alla definitiva abolizione del collegio e la richiesta delle famiglie della zona è cresciuta.

Attualmente, il nostro corpo studentesco è composto da residenti del quartiere di La Exposición e delle zone limitrofe, da figli di lavoratori della zona e, in alcuni casi, da bambini e ragazzi che vivono nei paesi vicini alla città di Valencia. In molti casi si tratta di figli e figlie di ex alunni della scuola.

Una delle peculiarità della scuola è la sua dimensione: la comunità educativa è composta da un gran numero di studenti, insegnanti, personale amministrativo e di servizio e famiglie. Colpisce il fatto che, pur essendo in tanti, viviamo quotidianamente in un clima di famiglia scolopica molto stretto e cordiale. La scuola è un posto molto bello in cui stare. Lo dicono sia gli studenti che gli insegnanti, che si sentono accolti e accompagnati fin dal primo momento, sia dai tutor che dai religiosi scolopi.

Un’altra peculiarità che spicca è il nostro impegno per l’inclusione: nel 2000 siamo stati pionieri a Valencia nell’accogliere nelle nostre classi studenti con esigenze educative, in tutte le scuole sovvenzionate dallo Stato della città. Da allora, il corpo docente lavora per l’inclusione di tutti, con straordinaria sensibilità e vocazione. Ci distinguiamo anche per una reale attenzione personalizzata agli studenti e alle famiglie, che si concretizza quotidianamente nell’azione tutoriale e didattica. Al di fuori dell’orario scolastico, i nostri studenti della Secondaria hanno a disposizione due ore alla settimana per chiarire dubbi e rafforzare o ampliare le proprie conoscenze con il personale docente.

Un’altra caratteristica distintiva della nostra scuola è l’impegno nella mediazione scolastica: formiamo gli studenti come mediatori e li educhiamo alla prevenzione e alla conciliazione per risolvere i conflitti.

Inoltre, la scuola ha una ricchezza carismatica fondamentale: tre comunità della Fraternità vivono la loro fede nella nostra Presenza scolopica e diversi insegnanti ne fanno parte.

Infine, vorrei sottolineare che nella nostra scuola vogliamo il meglio per i nostri studenti. Per questo lavoriamo molto sulle arti (concentrandoci sulle esigenze accademiche) e anche sulla pietà (integrando l’azione pastorale e sociale nella vita quotidiana della scuola). Il nostro obiettivo è l’educazione integrale, come voleva il Calasanzio.

SFIDE
Nella scuola dobbiamo continuare a crescere nella formazione e nell’innovazione pedagogica, nella diversificazione delle metodologie didattiche, per continuare ad adattarci alle esigenze dei nostri studenti e delle famiglie. Una sfida importante è l’educazione affettiva-sessuale ed emotiva, che stiamo realizzando insieme alla Provincia di Betania e al Ministero dell’Istruzione regionale.

Vogliamo anche crescere nel lavoro di rete: è importante continuare ad allargare la nostra visione a livello Provinciale e di Ordine, interagendo di più con altri centri, conoscendo altre possibilità di risposte educative, esperienze diverse, che arricchiscono il nostro lavoro.

Dobbiamo continuare a favorire momenti di incontro per tutta la comunità educativa, rafforzando i legami, consolidando la comunità cristiana scolopica e facendo della scuola la casa di tutti.

PASTORALE
La pastorale (e l’azione sociale) sono due pilastri fondamentali della scuola. Fanno parte dell’essenza scolopica e della vita quotidiana della nostra scuola. Sono integrate nella nostra struttura in modo tale che la scuola non può essere compresa senza di esse.

Le nostre giornate iniziano con la preghiera mattutina in tutte le classi e le nostre settimane culminano con l’Eucaristia domenicale, alla quale partecipano insegnanti, studenti e famiglie, membri della Fraternità, vicini del quartiere… Gli anni scolastici hanno tre ritmi simultanei: quello pedagogico, quello pastorale e quello sociale.

Celebrazioni, preghiere, eucaristie, ritiri, campagne, progetti, azioni di solidarietà… Tutto si integra in modo naturale, dentro e fuori l’orario scolastico…

Vorrei sottolineare quattro iniziative pastorali: nella scuola dell’infanzia e nella primaria, senza dubbio, la Preghiera continua, promossa da padre Javier Brines. Lavoriamo sulla dimensione spirituale fin dalla prima infanzia, integrando la preghiera nella pratica quotidiana della scuola. Alunni e insegnanti pregano insieme e crescono anche nella fede.

Nella Secondaria, la scuola organizza dei ritiri, dalla 4° ESO alla 2° Baccalaureato. Per la maggior parte degli alunni, si tratta della prima forte esperienza di interiorizzazione che li segna per tutta la vita. Nella nostra scuola, l’accoglienza di questa iniziativa pastorale è spettacolare, così come il coinvolgimento della maggior parte degli insegnanti in questa fase.

Da alcuni anni, prima dell’inizio delle lezioni, si tiene il ritiro degli insegnanti. È un momento privilegiato di incontro con Dio e con i nostri compagni, che ci prepara all’inizio di un nuovo anno scolastico e ci aiuta a rafforzare i nostri legami di cordialità e amicizia.

Infine, il Movimento Calasanzio, il tesoro delle Scuole Pie. Nella scuola, i gruppi di fede hanno una lunga tradizione e storia. Studenti, insegnanti e famiglie approfittano della possibilità di vivere e crescere nella fede nelle Scuole Pie. Spicca la partecipazione dei nostri studenti alle esperienze estive del Movimento Calasanzio, che, come abbiamo letto in alcuni siti web scolopici, sono esperienze che cambiano la vita.

PASSIONE SCOLOPICA
Mi appassiona la fedeltà dell’attuale proposta a quella del Calasanzio. Nonostante il tempo trascorso dalla fondazione dell’Ordine, il centro delle Scuole Pie continua ad essere l’educazione integrale dei ragazzi e delle ragazze, soprattutto dei più poveri. Tutti i documenti che leggo, le iniziative a cui partecipo, i messaggi e gli orientamenti che ricevo dall’istituzione sono orientati a lavorare su tutte le dimensioni della persona per realizzare un percorso felice di tutta la sua vita.

Mi appassiona aggiornare il messaggio e la proposta, leggere e interpretare i segni dei tempi alla luce del Vangelo e del carisma. Lo vedo nelle notizie che riceviamo sulle nuove fondazioni ma anche nelle proposte concrete per la gestione quotidiana delle scuole.

Mi entusiasma anche la nuova proposta dell’Ordine di lavorare in rete a livello nazionale (non solo Provinciale) e internazionale. Si stanno facendo passi avanti per conoscersi e avvicinare tutte le presenze scolopiche.

Infine, anni fa mi sono innamorata del carisma e, soprattutto, di San Giuseppe Calasanzio. La sua passione per l’educazione, la scuola e il Vangelo (e quella di molti religiosi e laici scolopi che ho conosciuto e con cui interagisco quotidianamente) alimenta la mia vocazione e guida le mie azioni, parole e decisioni.

INNOVAZIONE
Siamo orgogliosi di molte! Ma ne condividiamo due, una per ogni area:
Dal punto di vista pedagogico, vorrei evidenziare il progetto di “apprendimento di servizio” che viene portato avanti negli anni superiori della Secondaria, dalla materia di Educazione Fisica e dal dipartimento di Azione Sociale: il volontariato sportivo. I nostri alunni, gli insegnanti e le famiglie vengono formati e partecipano come volontari alle gare della città di Valencia (la mezza maratona, la maratona, la 10 km…) È incredibile come quasi 300 alunni siano mobilitati per svolgere questo servizio alla città! E incredibile è anche la loro risposta, il loro desiderio di aiutare e la loro conoscenza della realtà: finché non la vivono, non immaginano quanto lavoro ci sia dietro ogni gara e quanto contribuisca la loro collaborazione. Questo li motiva e li incoraggia a servire gli altri.

Dal punto di vista pastorale, vorrei sottolineare la Preghiera continua. Come ho già detto, l’integrazione della preghiera nella pratica quotidiana della scuola avviene fin dai primi anni. I bambini imparano insieme ai loro insegnanti a rilassarsi, a concentrare l’attenzione, ad ascoltarsi, a parlare e ad ascoltare Dio. In modo semplice e naturale, senza forzare situazioni o parole, instaurano quel rapporto di amicizia con Gesù che ci aiuta e ci rafforza come persone. La cosa preziosa di tutto questo è che imparano a farlo fin da piccoli a scuola, come nelle scuole del tempo del Calasanzio. E questo seme viene piantato nei loro cuori per tutta la vita.
Scuola San José de Calasanz
C/Micer Mascó, 5 (Valencia)
colegio.Calasanzval@escolapiosbetania.es
La scuola ha aperto i battenti il 4 ottobre 1954.
Numero di alunni: 1456
Numero di insegnanti: 119
Istruzione formale: prescolare, primaria, ESO e baccalaureato.
Altre attività complementari:
Movimento Calasanzio, Doppio diploma di maturità, Scout, Mensa scolastica, Scuola mattutina, Pomeriggi di divertimento (a settembre e giugno), Inglese, Balletto, Logopedia, Musica, Robotica, Scacchi, Judo, Espressione, Petit Chef, Danza urbana, Teatro musicale, Pre-sport, Psicomotricità extrascolastica, Calcio indoor, Pallacanestro.

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